Abitare sostenibile

La casa ecologica

“Un intervento portato avanti con l’approccio conservativo, per mantenere intatta l’identità del luogo.”

L’approccio agroecologico

Fin dall’inizio è stato utilizzato come strumento di progettazione la permacultura, per creare insediamenti umani sostenibili a lunga durata. La progettazione teorica e pratica è durata 10 anni e ha permesso, attraverso lo studio, l’analisi e la sperimentazione di creare un progetto che si inserisse all’interno di un ecosistema naturale esistente, ma in abbandono. L’analisi del luogo aveva fatto emergere alcune criticità importanti: la mancanza di acqua, di strada, i terrazzamenti da recuperare, la casa da ristrutturare e una certa ostilità sono stati i punti critici iniziali. Proprio a partire da questi “limiti”, ci si è avviati a progettare in modo ecologico, con un approccio sistemico, che ha permesso di individuare soluzioni in loco per rispondere ai diversi problemi: studio di tecniche tradizionali, recupero di materiali locali e a filiera corta, tecniche a basso impatto di CO2 e riduzione dei consumi, che sono poi diventati i pilastri fondamentali della pianificazione.

L’approccio ecologico ha preso in esame non solo le opere edili e i materiali necessari, ma anche la gestione dell’edificio e i suoi consumi, la quantità degli approvvigionamenti e la produzione di rifiuti, allo scopo dicreare processi circolari ossia sistemi chiusi (es. compost toilet e impianti di fitodepurazione) che non creano, quindi, fonte d’inquinamento intesa come accumulo di risorse non distribuite.

È stato necessario che gli individui del progetto diventassero elementi utili per raggiungere gli obiettivi e la visione definita dall’inizio. Era importante che il luogo potesse rispondere ai problemi connessi ai cambiamenti climatici (siccità, aridità del terreno, rischio idrogeologico) e che si individuassero quindi più soluzioni: impianti di fitodepurazione per il recupero dell’acqua, tecniche agricole per abbassare la temperatura del suolo, compostiere e compost toilet, coibentazione con la paglia per la casa. La progettazione ha interessato non solo la gestione del bosco, degli orti e della casa, ma si è inserita in modo sistemico con la parte sociale promuovendo un lavoro con la comunità vicina e urbana.

La Tabacca, dove si progetta il futuro

Il progetto edilizio

La casa rurale è stata ristrutturata in bioedilizia, utilizzando “la progettazione ecologica” come risposta alle criticità del contesto. L’intervento è stato portato avanti con un approccio conservativo, al fine di mantenere intatta l’identità del luogo.
Sono stati recuperati i sistemi esistenti per la raccolta dell’acqua e la viabilità, utilizzando materiali poveri e antiche tradizioni di costruzione.
La casa oggi è sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico, grazie a una buona coibentazione del tetto e delle pareti con balle di paglia (circa 480), trasportate a mano durante il “Balla Day”, un evento che ha coinvolto più di 50 persone.

Per favorire le filiere corte sono stati usati materiali di origine vegetale e naturale che non hanno richiesto lavorazioni industriali: la paglia e la terra usate, ad esempio, erano locali e i loro scarti sono stati immediatamente riciclati nell’ambiente; il legname, locale anch’esso, è stato lavorato in sito.
Grazie alle competenze di Francesca, le travi di castagno e molti materiali sono state tagliate sul luogo, diminuendo quindi l’impatto ambientale ed economico del trasporto.

Gli impianti ecologici e la gestione delle acque reflue

Il cuore del riscaldamento della casa è costituito da una termocucina collegata a una parete radiante e a un puffer, per scaldare l’acqua sanitaria durante l’inverno. Questo sistema, che impiega la legna del bosco, è un ciclo chiuso. Dalla primavera all’estate vengono utilizzati pannelli solari termici posizionati nella falda del tetto esposta a sud: catturano l’energia solare che scalda l’acqua, la quale finisce nel puffer e viene ridistribuita in casa. Tale sistema di riscaldamento è a bassa temperatura proprio grazie alla coibentazione con le balle di paglia.
Per quanto riguarda l’elettricità la progettazione è stata affidata alla Coop ènostra (fornitore elettrico di energia elettrica etica e rinnovabile) sul tetto ci sono 9 moduli fotovoltaici.
Anche l’acqua viene gestita in modo sostenibile, sia nella casa che in ambito agricolo. L’acqua incontaminata è una risorsa preziosa che in una azienda agricola non può andare sprecata. La progettazione inizia dalla canalizzazione e passa dalla raccolta dell’acqua piovana, che viene poi veicolata come acqua domestica. Anche le acque di scarico vengono raccolte e convogliate in un impianto di fitodepurazione.
C’è poi un impianto di bagno a secco chiamato Clivus Multrum che evita di grandi quantità d’acqua potabile attraverso l’uso dello sciacquone, evita l’immissione nei sistemi di trattamento di elevati volumi di acqua “inquinata” e permette di ridurre la dimensione degli impianti di depurazione, con conseguenti significativi sprechi idrici, energetici ed economici.

L’Aula didattica

È presente un’aula didattica al chiuso che un tempo era stalla delle mucche, ora restaurata in pietra e travi di legno. All’interno sono presenti circa 100 testi su argomenti riguardanti l’ecologia, l’agricoltura, botanica e territorio e temi sociali, come l’ attivismo, o conflitti, la facilitazione e la progettazione sociale. Una sezione è rivolta ai bambini e ai giovani. Nell’aula sono presenti anche giochi, materiali di cancelleria per favorire studenti e studentesse nei compiti e nello studio. È presente anche un aula didattica outdoor per attività educative e di studio all’aperto, utilizzata anche da lavoratori e lavoratrici che in luogo sperimentano il Natworking (il lavoro in natura).

La Tabacca è…

Ecologica

 

Naturale

 

Aperta a tutti

 

Sostenibile